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martedì 20 dicembre 2011



Mi avevi chiamato domenica; stavi male. Sono corsa e ti ho trovato impaurito, quasi sentissi il freddo arrivare. Abbiamo parlato, ci siamo sorrisi e ti ho riportato da tuo padre....sarebbe stata quasi l'ultima volta.
Il giorno dopo mi è arrivata la tua telefonata. "E' successo" mi hai detto tra i singhiozzi; ed io ho avuto una fitta al cuore pensando a quello che avrebbe significato per te vivere, da ora in poi, senza di Lui. E' iniziata allora, la mia ricerca, volevo fare qualunque cosa potessi per non lasciare che tu ti perdessi tra le lacrime e le paure mai sopite, che ti accompagnano da quando eri bambino. Ho chiamato Francesco, anche lui ha capito e si è precipitato, abbiamo pregato tutti insieme. Io ho pregato un pò più forte, perchè l'ho fatto soprattutto per te.....
Sono giorni tristi, tuo padre ora è un pò più lontano dai tuoi occhi, e ti mancherà. E' il tuo dolore e nessuno te lo potrà togliere, non voglio entrare nel tuo silenzio, vorrei solo ascoltarlo......vorrei essere là dove mi cercherai.
Sapevo di volerti bene, ce lo siamo sempre detti in fondo, ma non sapevo che vederti soffrire sarebbe stato così tremendo, che il mio pensiero non si sarebbe più staccato da te, che adesso sono più impaurita di prima, che forse ho finalmente capito......

                                                                                       Venerdì 2 maggio 2008

Ad un fedele Compagno


Caro nonno,
mi manchi sempre molto e so che ovunque tu sia ti stai disperando per come sta finendo la tua Italiuccia...
Hai visto? Di "falce e martello in campo rosso" non ce ne sono più, cosa avresti fatto? Io ho scelto di votare comunque, speravo di salvarmi dal regime del qualunquismo 36pollici al plasma; invece è andata così. Hanno vinto di nuovo.
Cosa ne pensate lassù? Voi che ci avete liberato dall'antico regime, che speravate in Pace e Lavoro per tutti gli uomini di buona volontà, voi che dopo una guerra civile vi siete rimboccati le maniche e avete ricotruito mattone su mattone il futuro dei vostri figli cosa pensate dell'attuale "me ne frego"? Forse avete capito che l'essenziale non è di qesta terra, che Panta Rei.....
Ma a me questa sconfitta brucia molto. Sono afflitta dalla superficilità, ho visto arrendersi molti compagni, mi sento un pochino morta anch'io. Non mi importa se le mie idee domani si chiameranno ancora comuniste, arcobaleno o arlecchino; mi basterebbe sapere che esisto ancora. Vorrei svegliarmi e scoprire che ci siamo, siamo ancorà lì a credere che un mondo diverso è possibile.
Sai nonno, ieri mi sono arrvati un po' di sms.....ah già, tu non sai cosa sia un sms....beh, una specie di bigliettino via telefono.......Erano di amici delusi, che non hanno magari neanche votato.  Perchè noi comunisti siamo un po' strani a volte. Combattiamo nelle piazze, combiattiamo anche in collina se necessario; ma rinunciamo a combattere nell'urna, spaventati dall'idea di prestarci per qualche gioco di potere a noi estraneo.
Vorrei poter parlarne con te, quando ci rivedremo. Dai un bacio a nonna,
Ila
Vorrei aver fermato quel  Natale 2007, in quella navata, in fondo alla chiesa, seduti sui capitelli.....
A volte ci siamo sorrisi, o solo guardati. Poi fuggiti insieme, via dalla folla, ci siamo rifugiati in macchina,  mentre mi prendevi la mano le tue parole calme appannavano i vetri. Ma no, non mi hai preso solo la mano, mi hai preso l'anima intera.

Fanne buon uso.
Questo vento forte, che cerca di buttarmi giù, che sposta rami, foglie, fogli di giornale; queste nuvole che mi coprono la luce, rendendo tutto opaco e grigio. Ed io che mi trascino lentamente, senza una mèta, dolcemente.
Questo vento forte.....sembra che spazzi via tutto, ma domani tutto sarà ancora al suo posto
Si è spenta la luce.
Osservo nell’oscurità
i resti del vostro riflesso.
 
 
 
Ila, Agosto 2007
Babbo,
stamani all'improvviso mi è arrivato un forte odore di pomodori e mi sono ricordata.....
Cinque anni, un cappello a tesa larga che copriva i riccioli biondi e tanto caldo mentre racoglievamo da terra quei frutti profumati. Come al solito dopo poco non avevo più voglia di fare niente e così mi portasti sul trattore. Posso ancora ricordare il profumo di sudore.....
Lo stesso profumo che sentivo sugli scogli mentre aprivi i ricci, ci strizzavi su una goccia di limone e me li progevi, quasi imboccandomi; sentivo il salmastro, il sudore...sentivo tutto il tuo amore, quello che a parole non hai mai detto, che non hai mostrato con abbracci e baci e che solo ora mi sto prendendo, tenendoti stretto, a volte, davanti alla TV. Forse qualche volta ti chiedi perchè lo faccio, ma è solo che sto capendo quanto sei importante per me. Sei il migliore.
In camera gli abiti sono ovunque, la luce penetra appena mentre io, supina, ascolto jazz leggendo Amado.
E' così che ho passato il pomeriggio. Pesantemente abbandonata ho aspettato Morfeo, l'innamorato, che mi portasse lontano da tutta la noia in cui ormai galleggio. Lo ammetto. Sono accidiosa.
Arrendersi alla paura mortale della noia sconfiggendola, facendola divenire un'amica inseparabile. Questo è Accidia, per me.



Rapidi orgasmi si consumano
nal buio silenzioso del mio io.
E mi sveglio pensando a te.
Ila, Dicembre 2006
Giorno dopo giorno
nel vento tiepido,
nell’assorto crepuscolo
ti cerco,
ti trovo e t’abbandono
mia inquieta solitudine.
Ma stancamente
continuo ad errare
 
 
 
Ila, Gennaio 2007
Si muero sobreviveme con tanta fuerza pura
que despiertes la furia del pàlido y del frìo,
de sur a sur levanta tus ojos indelebles,
de sol a sol que suene tu boca de guitarra.
No quiero que vacilen tu risa ni tus pasos,
no quiero que se muera mi herencia de alegrìa,
no llames a mi pecho, estoy ausente.
Vive en mi ausencia como en una casa.
Es una casa tan grande la ausencia
que pasaràs en ella a través de los muros
y colgaràs los cuadros en el aire.
Es una casa tan transparente la ausencia
que yo sin vida te veré vivir
y si sufres, mi amor, me moriré otra vez.
 
 
(PABLO NERUDA)
Giorno dopo giorno
nel vento tiepido,
nell’assorto crepuscolo
ti cerco,
ti trovo e t’abbandono
mia inquieta solitudine.
Ma stancamente
continuo ad errare
 
 
 
Ila, Gennaio 2007

Il minestrone di nonna Wilma



Il primo post voglio che sia indimenticabile, almeno per me.



Camminavo per il centro quando ho rivisto la bancarella di frutta e verdura, quella di Pia, che nonna mi citava tutte le volte che mi propinava la minestra di verdure ....
Mi doveva raccontare nei dettagli la preparazione del piatto, dall'acquisto delle carote e del cavolo alla bollitura; io mangiavo felice assaporando con la mente profumi e rumori. Ancora oggi adoro girare nei mercati ortofrutticoli, acquistando verdure e sognando di poter lavorare là.
Nonna Wilma mi ha cresciuta con pazienza per sei anni, e l'ho avuta accanto fino a questo dicembre quando d'improvviso, ha smesso di stare su questa terra...così, senza dare nessun segnale ha deciso che era l'ora. Fino all'ultimo istante è stata forte, con i suoi novanta anni fieramente portati, senza commiserarsi mai. Diceva di essere mamma due volte, io le rispondevo che per me era "mamma al quadrato". Quando piangevo mi aiutava concedendomi delle pausa dove si impegnava a "piangere un po' al posto tuo", mentre fingeva di farlo (almeno sospetto) mi portava a lavarmi e pettinarmi .
Il giorno della mia laurea era là, 87 anni suonati ed una commozione da matrimonio, "peccato che non ci sia nonno" diceva; la laurea l'aveva poi appesa in casa sua, sopra al telefono e si fissava a guardarla con orgoglio. Mi somigliava tantissimo, nelle sue polemiche, nella dolcezza, dell'amore per la buona tavola.... Mi manca. Aspetto di tornare a cucire vestiti per le bambole seduta ai suoi piedi, mentre lei mi passa gli scampoli e mi chiama "limonaia". E questo, sarebbe per me, un sereno paradiso.