Pagine

martedì 20 dicembre 2011

Il minestrone di nonna Wilma



Il primo post voglio che sia indimenticabile, almeno per me.



Camminavo per il centro quando ho rivisto la bancarella di frutta e verdura, quella di Pia, che nonna mi citava tutte le volte che mi propinava la minestra di verdure ....
Mi doveva raccontare nei dettagli la preparazione del piatto, dall'acquisto delle carote e del cavolo alla bollitura; io mangiavo felice assaporando con la mente profumi e rumori. Ancora oggi adoro girare nei mercati ortofrutticoli, acquistando verdure e sognando di poter lavorare là.
Nonna Wilma mi ha cresciuta con pazienza per sei anni, e l'ho avuta accanto fino a questo dicembre quando d'improvviso, ha smesso di stare su questa terra...così, senza dare nessun segnale ha deciso che era l'ora. Fino all'ultimo istante è stata forte, con i suoi novanta anni fieramente portati, senza commiserarsi mai. Diceva di essere mamma due volte, io le rispondevo che per me era "mamma al quadrato". Quando piangevo mi aiutava concedendomi delle pausa dove si impegnava a "piangere un po' al posto tuo", mentre fingeva di farlo (almeno sospetto) mi portava a lavarmi e pettinarmi .
Il giorno della mia laurea era là, 87 anni suonati ed una commozione da matrimonio, "peccato che non ci sia nonno" diceva; la laurea l'aveva poi appesa in casa sua, sopra al telefono e si fissava a guardarla con orgoglio. Mi somigliava tantissimo, nelle sue polemiche, nella dolcezza, dell'amore per la buona tavola.... Mi manca. Aspetto di tornare a cucire vestiti per le bambole seduta ai suoi piedi, mentre lei mi passa gli scampoli e mi chiama "limonaia". E questo, sarebbe per me, un sereno paradiso.
 

Nessun commento:

Posta un commento